Sissy








Guardavo  la porta aspettando che si aprisse. Gli avevo portato delle cose da indossare. Anche se sul momento sembrava imbarazzato, vedevo che si era eccitato. Gli avevo detto di andare in bagno e prepararsi.
Stavo seduta sul letto di fronte alla porta. Sentivo dei fruscii dei movimenti e dei mugolii.
Io sorridevo. Era come vestire una bambolina, solo che era un uomo, sottomesso.
Gli urlai se andava tutto bene. E non ebbi risposta, quindi bussai e spalancai la porta. Si  stava guardando. Aveva gli occhi che gli brillavano. Lo guardai sorridendo. "Sei carinissima" gli dissi "vieni fuori e fammi vedere bene" aveva un vestitino rosa shoking che gli arrivava al ginocchio, delle autoreggenti nere, le scarpine dello stesso colore del vestito. Traballava un po sui tacchi anche se  erano bassi, ma ero sicura avrebbe imparato. Misi un cuscino in un angolino della stanza e alcuni istanti dopo bussarono. Lasciai entrare due miei amici con cui scopavo di tanto in  tanto. Uno mi portò un aggeggino rosa. Sorrisi e alzai il vestito della mia sissy e in qualche istante gli misi una gabbia sul pene in tinta con il resto, in rosa.
Feci spogliare i miei amici, e iniziai a usarli per i miei piaceri, quando orgasmai, mi fermai e chiamai la Mia sissy e la feci avvicinare le dissi di mettersi in ginocchio e iniziare a spompinare i due che erano in piedi. Mi guardò ansimando, un misto fra eccitazione e paura la colpì. Io sorridevo seduta sul letto e i miei amici le si avvicinarono. I due amici ai suoi lati e lei in mezzo in ginocchio che iniziava prima con uno mentre segava l'altro. "Più a fondo!" Le ordinai duramente. Quindi il mio amico gli prese la testa e spinse il cazzo fino in gola. "Vedi? Loro sì che hanno dei cazzi e non quel clitoride cresciuto che hai tu!" Esclamai ridendo e facendo ridere i miei amici. Si spostò sul secondo cazzo, era più grosso del primo e lo prese aprendo bene la bocca. Mi alzai e mi misi dietro di lei. Sentii il brivido di paura che le salì sulla schiena, ma continuò il suo lavoro. Le presi con forza la testa e la spinsi facendole appoggiare le labbra con il rossetto rosso fino alla base del cazzo del mio amico. La tenni ferma per poi levarla tenendola per i capelli. "La troietta succhiacazzi!" Esclamai ridendo. Vidi il suo imbarazzo ma continuai. Feci spostare i miei amici e ordinai di orenderli entrambi in bocca e loro lo fecero. Sentivo che lei mugolava quasi di piacere. Presi il mio frustino e le diedi qualche colpo sul culo. "Troia! Ti piacciono i cazzi dei miei amici eh?!" Non rispose perchè continuava a spompinarli . Le disi di alzare il culo e stare con la testa abbassata sul cazzo del piu grosso, mentre facevo spostare l'altro dietro di lei. E le aprii le natiche e posai il cazzo del mio amico sul suo ano. Baciai il mio amico e lo spinsi in un colpo dentro. Lei era abituata solo al mio strapon, e quindi mugolò quando sentì che la cosa dura che entrava nel suo culo era calda iniziò a sbatterla mentre io lo acarezzavo e lo baciavo e gli dicevo quanto mi eccitava vederlo che si inculava la mia sissy. Lui sborrò mentre l'altro continuava a farsi spompinare. "Vuoi anche tu il suo culo?" Gli chiesi. Mi sorrise e scosse la testa in segno di negazione sbuffava sapevo che stava per sborrarle in bocca io intanto le aprivo il culo con l'aiuto del mio amico e le scattavo foto della sborra che scendeva giù dal buco.
Mi spostai e andai vicino al suo viso. La presi per i capelli e la feci distendere sul letto con la testa cadente sul bordo del letto. Mugolava. E dissi al mio amico di scoparle la bocca bene. Glielo sbattè in bocca fino in gola e iniziò a scoparla intanto che io le pizzicavo i capezzoli. Lei gemeva e sentivo che godeva di quel trattamento di tutto ciò che le stavo facendo passare e io ne godevo per come si era affidata a me. Godevo della sua completa sottomissione. Il mio amico emise un gemito schizzando dentro la sua gola e nella sua bocca, riempiendola e facendole uscire sborra anche dal naso. Le feci ingoiare tutto. Baciai i miei amici e li salutai, lei era rimasta sul letto. Con gli occhi chiusi.
Il trucco sbavato i vestiti stropicciati,una smaliatura sulla calza e senza scarpe perchè lasciate via dal letto. Mi avvicinai a lei. Misi lo strapon e glielo infilai iniziando a scoparla. Vedevo il suo cazzettino grande come un clitoride che sbatteva sulla gabbietta. La sbattevo con più forza, sempre di più, fino a vedere che gemeva e sborrava. Io continuaì a sbatterla, come una cagna, la voltai con il culo all'aria la presi ancora fino a che mi chiese pietà. Sorrisi e mi fermai. Le continuavo a ripetere le parole "troia", "puttana", "cagna in calore", "succhiacazzi".
Mi fermai e levai lo strapon. Le feci una carezza sul viso. E le dissi di sistemarsi. Che l'avrei portata fuori. Rimase attonita. "Ma...ma...Padrona...così?" Mi disse balbettando. La guardai dritto negli occhi. "Certo." Abbassò la testa guardandosi.
Io risi di gusto. "Puoi indossare i tuoi abiti sopra la gabbietta e all'intimo che devi sempre portare."
Emise un lieve sospiro. Era carinissima. E il suo imbarazzo, i suoi rossori, il suo essere così mi faceva godere parecchio.

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